PLUTONE, il DRAGO e NOI altri.

PLUTONE, i DRAGHI e noi altri.

E’ da tanto che cerco di obbligarmi a scrivere ma la penna, i pennarelli e le matite mi scappano dalle dita. Essendo piuttosto attempata ho piacere a scrivere sulla carta prima di digitare, e mi sono accorta di fare sempre piu’ fatica. Oltre alla zampa di gallina e ai copiosi errori ortografici che mi caratterizzano, ho scoperto di invertire le lettere, oppure di lasciare le parole a meta’ senza neanche accorgermene.

E’ la maledizione della tastiera. E’ la pressione della velocita’. E’ quell’odiosa abitudine di scorrere con gli occhi lo schermo non vedendo l’ora di planare sulla fine. Ma anche la fame di scovare l’errore altrui, la scivolatina o qualsiasi indizio che riesca a farci tuonare, oppure permettere di proiettare il nostro. Siamo bulimici di parole, e come il cibo-spazzatura, ci ingozziamo e vomitiamo. Propalazione.
Sorvolo sulle boiate irripetibili che quotidianamente sorbiamo. Anzi: SUCHIAMO.
Accumulazione di monnezza.
Sta di fatto che la parola d’ordine di questi ultimi tempi bui ( infiniti tempi bui) e’ FATICA.
E’ tutto faticosissimo, siamo stremati. L’ ultima mazzata  arrivata da oltre l’ Adriatico, ci sotterra completamente.

PLUTONE che ha abbracciato al grado MARTE e VENERE, portando quel putridio che stiamo osservando da lontano ( noi fortunati) sbandiera il suo lato peggiore: abuso di potere, fascinazione diabolica, orgoglio barbarico e banalissimo  SANGUE.  Sangue!
Ricordo il sogno che feci la notte del 12-12-2012, dove una sorta di metronomo batteva il tempo urtando con forza il suolo. Ricordo il rimbombo e la vibrazione sotto i piedi che deflagrava nella pancia. Accadeva di fronte ad una bella biblioteca, curata e accogliente ( era quella di Rozzano Cascina Grande). Sapevo che tutto lo scenario ruotava intorno all’estrazione del gas. Era il periodo in cui ci si indignava per il fracking. Che fine ha fatto il fracking?
Oggi che da poco e’ passato il 22-2-2022 siamo allo stesso punto: PAROLE scritte o digitate, GAS, SANGUE. Potrebbero essere gli ingredienti perfetti per un racconto medioevale  dal sapore alchemico. E invece siamo noi, adesso. Noi alle prese con le nostre trippe, come sempre.
Rammento a tutti, anche a me stessa ogni volta che ci riesco, che il CIELO odierno e’ abitato da 4 energie planetarie IMMENSE: sua maesta’ il SOLE, il piccolo sole come una volta veniva chiamato GIOVE, NETTUNO governatore supremo del segno dei PESCI e MERCURIO, l’intermediario perfetto. Da la’ sopra siamo scossi manco avessimo il ballo di San Vito. Apriamo gli occhi e il cuore e guardiamoci dentro!
E’ tempo di rivelazioni. Sta accadendo qualcosa di epocale, non lasciamoci distrarre da farine, tamponi e gasoline. Cio’ che abbiamo imparato da noi e di noi durante la pandemia, ora ha attecchito. E’ compito nostro prendercene cura e portalo fuori. Con delicatezza e coraggio. La PREPOTENZA e l’ARROGANZA dei dinosauri carnivori non porta da nessuna parte. SANGUE CHIAMA SANGUE.
Fight fire with fire!
Non siamo T-Rex, ma potremmo essere DRAGHI!
L’ASSE DEI NODI LUNARI che da poco e’ cambiato, ci fornisce tutte le indicazioni del caso.

CAPUT DRAGONIS (la testa del drago, il NODO NORD) e’ ora in TORO e la CODA DRAGONIS (la coda del drago, il NODO SUD) e’ in SCORPIONE.
Ho blaterarto parecchio di questo argomentone sul mio canale youtube ( Rosa Scorpione) andate a ripescare.
Lo SCORPIONE governato da PLUTONE e da MARTE (ahia! e’ proprio sangue) oltre ad essere guerra e’ anche ricerca ed individuazione. Sì, si tratta di ESTRAZIONE ma non solo di liquami pregevoli, ma di preziosita’ animiche, qualita’ umane come il ritrovamento, l’elaborazione, la meraviglia: la TRASFORMAZIONE! Questo compito spetta a tutti. Siamo chiamati a disotterrare i nostri tesori.
La TESTA del DRAGO e’ fiorita come un gigantesco bianco roseto barocco, governata da VENERE in persona, in casa sua: il TORO.
E’ vero, si tratta di una VENERE/ Afrodite che canticchia di territorio e zufola di proprietà’, ma soprattutto di CONCRETEZZA TERRESTRE, dove la brutalita’ degli orchi sanguinari si trasforma in onorificenza. Non mi riferisco a medaglie, gagliardetti e minchionate militari ma ad altari e celebrazioni in ONORE di questo meraviglioso pianeta di cui facciamo parte. Sangue chiama sangue, sfruttamento ingordo di ogni risorsa, coscienza obnubilata, ira funesta. Riusciamo a trasformare questo immondo merdone in qualcosa di delicato e bisbigliante? Riusciamo a redere GRAZIE?
Rispetto, empatia, timida condivisione. Non e’ ora di tornare agli abbracci, alle carezze, alle strette di mano? I balli lenti, gli occhi negli occhi. Siamo distrutti, ma siam sempre noi. Donne e uomini senza tempo, volgiamo gli occhi al CIELO, affondiamo le mani nella TERRA e rimaniamo coi piedi nell’acqua. Il FUOCO si scatenera’ nelle viscere, tra poco e’ PRIMAVERA e lo SPIRITO sara’ rinnovato e imponderato da NUOVE istruzioni. Nuove! Parola di Nettuno e Giove.
Attendero’ tempi migliori infilando tutti i porconi che ho tirato e che tuttora tiro. Sara’ una collana a tre giri. Anzi, a trentare’, Namaste’! E anche  i 33 cavallini che trotterellavano etc.